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Chi siamo?

Il gruppo Cittadella 2 è una realtà locale in seno all'AGESCI e in quanto tale propone l'esperienza dello scautismo cattolico ai ragazzi e ragazze del nostro territorio. Il nostro fazzolettone marrone con banda rossa, simbolo dell'unità del gruppo,  prende i suoi colori dalle mura della nostra cittadina, sotto le quali svolgiamo le attività ogni settimana. La nostra proposta scout che offriamo è declinata in modo diverso a seconda delle età secondo le branche qui riportate.

Branca L/C

La branca L/C permette ai bambini dagli 8 ai 11 anni di giocare insieme nell'ambiente fantastico della giungla, proponendo attività in cui vivere appieno la fanciullezza come ricchezza in sè e come fondamento di un'autentica vita adulta. Nel nostro gruppo i lupetti fanno parte del Branco Nord-Est.

 

 

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Branca E/G

La branca E/G coivolge ragazzi e ragazze tra gli 12 e i 16 anni. Gli esploratori e le guide vivono la loro avventura all'aria aperta a stretto contatto con la natura e sono chiamati a realizzare un'identità solida e capace e a costruire delle relazioni positive con gli altri. Nel nostro gruppo gli esploratori si riuniscono in 4 squadriglie che formano il Reparto San Giorgio, mentre le guide si riuniscono in 3 squadriglie che formano il Reparto Brownsea.

Branca R/S

La branca R/S accompagna i ragazzi e le ragazze tra i 17 e i 21 anni verso una vita adulta, caratterizzata da autonomia, maturazione della capacità di scegliere, disponibilità al servizio e responsabilità verso se stessi e verso gli altri. I ragazzi e le ragazze si radunano in comunità articolate in un primo momento detto noviziato e in un secondo chiamato clan. Nel nostro gruppo rover e scolte formano il Clan Ra.

 

 

 

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Comunità Capi

La Comunità Capi (CoCa) è formata dai soci adulti dell'Associazione e, oltre alla missione educativa nei confronti dei ragazzi, ha lo scopo di eleborare e gestire il progetto educativo nel gruppo, di curare la formazione dei nuovi capi e gestire la presenza dell'Associazione nel territorio. 

Alla conquista dello spazio - Giochi di San Giorgio 2014

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Per chi ha vissuto l’esperienza dello scoutismo in reparto non può dimenticare l’evento dei “Giochi di San Giorgio” che ogni anno vede partecipi tutte le squadriglie dei vari reparti della zona Padova del Brenta.

Quest’anno l’evento si è svolto a Villa Beatrice d’Este a Baone (PD), dove i ragazzi divisi per “nazioni”, nella lotta per la conquista della luna, si sono sfidati nella costruzione di semplici razzi ad acqua, costruiti con comuni materiali di riciclo come una bottiglia di plastica, un tappo di sughero e una valvola da biciletta.

Lo scopo di questo evento è di mettere in gioco tutte le competenze che la squadriglia ha acquisito nel tempo e con un po’ di fantasia metterle in pratica in ogni evenienza, come ripete il motto del reparto “estote parati”.

Dopo una notte passata in un “rifugio di emergenza” costruito da loro, hanno sfidato le altre squadriglie sullo stile e gioco di squadra e sulla fantasia, gittata e precisione della loro creazione.

Il tutto ha dimostrato che anche con semplici materiali, si possa creare un gioco entusiasmante e che possa allenare la loro fantasia.

Dopo il pranzo i ragazzi hanno partecipato alla messa celebrata da don Riccardo, assistente di Zona, dove nell’omelia ha spiegato l’importanza dei vari stemmi e nomi delle squadriglie ideate da Baden Powell (fondatore dello scoutismo), ricordando di tener sempre alto il loro valore.

Le squadriglie più valorose sono state premiate con materiali utili per loro e per il prossimo campo reparto, aspettando il prossimo evento dove mettere in gioco le proprie capacità.

 

Tutte le foto dell'evento

INSIEME… È tutto più bello

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Quest'anno i tre Reparti (ragazzi dagli 11 ai 15 anni) del cittadellese si sono lanciati una sfida: fare un'attività e un'intera uscita tutti insieme! Lo scopo era la volontà di favorire la fratellanza tra giovani coetanei, riscoprendo le proprie origini comuni e la voglia di stare assieme a prescindere dal colore del fazzolettone.
L'organizzazione e la logistica non sono stati di certo facili, ogni semplice azione quotidiana è ampliata e intensificata. 
Tutto questo ha comportato quasi due mesi di incontri tra capi e tra ragazzi, incontri che sono serviti a conoscersi meglio e a tirar fuori idee. L'idea di base era semplice: tre gruppi + tre sedi + tre ambiti = tre attività in contemporanea. Una sola variabile: ogni squadriglia poteva scegliere a quale gruppo partecipare.
PIONERISTICA: Cittadella 2
Nella sede del Cittadella 2 si è svolta l'attività di pioneristica. Appena arrivati, il gruppo è stato suddiviso in quattro sottogruppi ognuno dei quali aveva il compito di costruire un treppiede: due alti circa 4 metri, due alti circa 1,5 metri. Dopo ciò, un sistema formato da treppiedi e legature quadrate è andato a formare l›alzabandiera che verrà usato il giorno delle promesse che si sono svolte nell›uscita del 15 e 16 febbraio.
MANI ABILI: Cittadella 3
I ragazzi, che hanno partecipato all'attività di mani abili al Cittadella 3, hanno preparato dei ferma fazzolettone per ogni ogni scout dei tre reparti come regalo per l'uscita del weekend successivo.
I ferma fazzolettone che abbiamo prodotto sono fatti con il rame e ognuno di noi poteva scegliere come farlo, con il proprio nome oppure una treccia e poi attorcigliarla. Tutti si sono divertiti molto, perché per lavorare il rame ci sono serviti un martello e un tronchesino, che poco usiamo a casa.
ESPRESSIONE: Cittadella 4
Una volta arrivati in sede e presentati con i ragazzi che non conoscevamo, è iniziata l'attività di espressione. Come prima cosa i capi reparto ci hanno fatto recitare un copione improvvisato per dimostrare quanto "noioso" fosse per gli spettatori ascoltare una storia mal preparata e, al contrario, ascoltarne una recitata in modo più ricco e personale che, pur avendo lo stesso testo, coinvolgeva e faceva divertire il pubblico.
Sulla base di questo ragionamento ognuno di noi ha poi scelto un animale e, dopo averci suddiviso in gruppi, ci han chiesto di imparare una parte di un copione e di recitarla con i movimenti o i suoni che caratterizzavano l'animale scelto. Alla fine il risultato è stato raggiunto poiché tutti si sono divertiti ed hanno imparato a migliorare le proprie scenette per garantire divertimento e risate ai futuri fuochi di bivacco.
Il punto massimo dell'esperienza, però, è culminato nell'uscita della settimana successiva.
Un due-giorni emozionanti e che hanno ripagato ogni fatica della preparazione, in cui i ragazzi si sono messi in gioco e hanno trovato nuovi amici e consolidato altri legami. Vedere 100 e più ragazzi tutti insieme, tutti spinti dalla stessa voglia di giocare e di mettersi in gioco è quanto di più riconoscente si posso avere. Sia per un ragazzo sia per un capo.


Capi squadriglia Reparto Jam Cittadella 4

Cittadella-MottinelIo andata e... ritorno

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Sabato 20 marzo, i reparti del Cittadella 2 "Brownsea" e "S. Giorgio", bici-muniti e zaino in spalla, sono partiti per quel di Mottinello... «Agganciati» ai manubri delle bici vecchie e nuove, uno dietro l'altro, i ragazzi si sono buttati all'avventura, lasciando a casa i pensieri e la noia e portando solamente la voglia di fare qualcosa di diverso. La giornata non era delle migliori ed il percorso in un pomeriggio un po' imbronciato e grigio, sembrava faticoso. Poi, un po' parlando, un po' scherzando e soprattutto pedalando, la meta è arrivata quasi inaspettata: un posto bellissimo con un parco tutto per noi con cigni e cerbiatti sembrava ci stesse aspettando e non vedesse l'ora di accoglierci.

Posati zaini e bici, abbiamo cominciato l'attività che si è aperta con una scenetta da parte dei capi. Poi, il vero lavoro toccava a noi: dovevamo, entro sera, scrivere un giornalino e fare una scenetta con degli argomenti assegnati. Il pomeriggio è davvero volato e dopo la messa, è finita anche la Cena, ci siamo dati al momento più bello della giornata: il fuoco di bivacco. Messi in cerchio, dovevamo presentare il giornalino e fare la scenetta che avevamo ideato. Tra un canto e l'altro una scenetta e un gioco, le risate risuonavano per tutta la villa e le stanze si riempivano di allegria e felicità. Poi ci siamo coricati, ognuno nel proprio sacco a pelo, perché un altro intenso giorno ci stava aspettando.

Di notte, i grandi affreschi ci tenevano compagnia e sembrava che parlassero e raccontassero le loro storie lontane, ricche di intrecci e mistero. La domenica mattina, dopo un durissimo risveglio e un'abbondante colazione, ci siamo dedicati allo scoutball, impegnando buona parte del tempo. Il gioco ci ha divertiti oltre ogni aspettativa come succede quando ci si diverte davvero e si capisce quanto è bello trovarsi insieme.

Dopo il pranzo, le ultime pulizie, per assicurarsi da buoni scout che tutto fosse lasciato in ordine e a posto. Verso le 14.30, bici alla mano e zaini nuovamente in spalla, siamo partiti per Cittadella e stranamente, benché la strada fosse tutta piana e senza discese, il ritorno è sembrato più rapido dell'andata...

All'arrivo, in sede, il tempo di appoggiare le biciclette poi gli ultimi saluti, un ultimo canto insieme per dirci con quel poco di fiato che ci era rimasto... «ALLA PROSSIMA!».

Eleonora Marescalco

Montenars 2013

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Eccoci di ritorno, alla chiusura di un'avventura esaltante e indimenticabile. I sorrisi ancora sui volti stanchi ma felici di quaranta ragazzi e capi che come ogni anno hanno affrontato il loro Campo di Reparto, una verde avventura che questa volta aveva qualcosa di diverso: per celebrare il Quarantennio dalla fondazione, il Gruppo Scout del Cittadella 2 ha deciso di organizzare e vivere un Campo di Gruppo a Montenars, in provincia di Udine, alla Base Scout "Michele Michieletto", dal 3 al 16 Agosto.
Il solito Campo di Reparto si è tinto dei colori vivaci dei giochi dei lupetti del Branco Nord-Est e della gioia del servizio che contraddistingue il Clan Ra, che ha raggiunto Montenars dopo un'appassionante route.
Tre giorni di convivenza e di giochi che si sono conclusi con una memorabile giornata genitori, dedicata anche agli abitanti del luogo, che hanno partecipato alla Messa della domenica, spostata per l'occasione alla base scout.
I ragazzi hanno avuto occasioni uniche: agli occhi dei piccolini del Branco hanno portato esempi della gioia del vivere tra la natura, del dormire all'aperto e del cucinare con il fuoco. Hanno accompagnato i lupetti anche nel Grande Gioco iniziato quando il Clan ha raggiunto la base: tre giorni di avventure, sul tema della Conquista del West. Hanno poi avuto la possibilità di ascoltare entusiasti i racconti dei rover e delle scolte appena tornati dal loro campo mobile.
Nei giorni in cui il campo era solo del Reparto, si sono susseguite varie attività: una risalita del torrente con bagno sotto le tipiche cascate della zona, le attività tecniche e quelle organizzate dai ragazzi stessi. Quando la pioggia si faceva sentire si trovava il modo di divertirsi comunque, chi cucinando, chi giocando al coperto.
Sono sempre magiche queste due settimane nel verde della natura: si respira un'aria di libertà, uno spirito di unione che poi è difficile anche provare a spiegare. Si percepisce negli sguardi accesi e vivi dei ragazzi, nello stupore dei loro genitori che li vedono diversi e cresciuti, nell'attesa che un altro anno passi in preparazione all'avventura delle avventure: il campo estivo.

Francesca, Capo del Reparto San Giorgio

Star Wars: la gemma di Kaiburr

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«L’Alleanza Ribelle dopo la distruzione della Morte Nera viene riconosciuta da tutta la galassia come vera e capace antagonista del malvagio Impero Galattico. Il comandante dei ribelli Luke Skywalker decide così di cercare nuove adesioni alla causa, addestrando nuovi jedi alle vie della Forza. Esiste un modo per far rinascere l’ordine degli jedi, ovvero impadronirsi della gemma di Kaiburr. Chi è in possesso di questo misterioso oggetto, può intraprendere le vie della Forza in maniera più veloce ed efficace».

Questo l'incipit del campo di reparto dei Reparti San Giorgio e Brownsea che si è svolto a cavallo tra luglio e agosto nei dintorni del paese di San Francesco, in provincia di Pordenone.

Tema del campo l'universo fantascientifico di Guerre Stellari. Un universo ricco di pianeti strani, di creature e civiltà di- verse dove tutto è ammantato da un’aura di energia chiamata Forza. Così i nostri esploratori e guide si sono cimentati nell'esplorazione della valle, del suo torrente, delle sue montagne e boschi, nel mettere in gioco le loro capacità fisiche durante le olimpiadi, nel sviluppare la loro abilità manuale nel costruire astuzie per vivere meglio al campo e per sfruttare i materiali riciclati dai rifiuti, nel lasciar correre la loro fantasia durante le serate intorno al fuoco con scenette canti e giochi. Ma è stata anche una sfida giornaliera per vivere al meglio quello che il campo e lo stare insieme offre a tutti noi, ragazzi e capi: un’avventura che ci fa crescere insieme. E parafrasando il grande maestro jedi ObiWan Kenobi:

«Abbiamo fatto il nostro primo passo verso un mondo più vasto».

 

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