Sabato 20 marzo, i reparti del Cittadella 2 "Brownsea" e "S. Giorgio", bici-muniti e zaino in spalla, sono partiti per quel di Mottinello... «Agganciati» ai manubri delle bici vecchie e nuove, uno dietro l'altro, i ragazzi si sono buttati all'avventura, lasciando a casa i pensieri e la noia e portando solamente la voglia di fare qualcosa di diverso. La giornata non era delle migliori ed il percorso in un pomeriggio un po' imbronciato e grigio, sembrava faticoso. Poi, un po' parlando, un po' scherzando e soprattutto pedalando, la meta è arrivata quasi inaspettata: un posto bellissimo con un parco tutto per noi con cigni e cerbiatti sembrava ci stesse aspettando e non vedesse l'ora di accoglierci.

Posati zaini e bici, abbiamo cominciato l'attività che si è aperta con una scenetta da parte dei capi. Poi, il vero lavoro toccava a noi: dovevamo, entro sera, scrivere un giornalino e fare una scenetta con degli argomenti assegnati. Il pomeriggio è davvero volato e dopo la messa, è finita anche la Cena, ci siamo dati al momento più bello della giornata: il fuoco di bivacco. Messi in cerchio, dovevamo presentare il giornalino e fare la scenetta che avevamo ideato. Tra un canto e l'altro una scenetta e un gioco, le risate risuonavano per tutta la villa e le stanze si riempivano di allegria e felicità. Poi ci siamo coricati, ognuno nel proprio sacco a pelo, perché un altro intenso giorno ci stava aspettando.

Di notte, i grandi affreschi ci tenevano compagnia e sembrava che parlassero e raccontassero le loro storie lontane, ricche di intrecci e mistero. La domenica mattina, dopo un durissimo risveglio e un'abbondante colazione, ci siamo dedicati allo scoutball, impegnando buona parte del tempo. Il gioco ci ha divertiti oltre ogni aspettativa come succede quando ci si diverte davvero e si capisce quanto è bello trovarsi insieme.

Dopo il pranzo, le ultime pulizie, per assicurarsi da buoni scout che tutto fosse lasciato in ordine e a posto. Verso le 14.30, bici alla mano e zaini nuovamente in spalla, siamo partiti per Cittadella e stranamente, benché la strada fosse tutta piana e senza discese, il ritorno è sembrato più rapido dell'andata...

All'arrivo, in sede, il tempo di appoggiare le biciclette poi gli ultimi saluti, un ultimo canto insieme per dirci con quel poco di fiato che ci era rimasto... «ALLA PROSSIMA!».

Eleonora Marescalco