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Chi siamo?

Il gruppo Cittadella 2 è una realtà locale in seno all'AGESCI e in quanto tale propone l'esperienza dello scautismo cattolico ai ragazzi e ragazze del nostro territorio. Il nostro fazzolettone marrone con banda rossa, simbolo dell'unità del gruppo,  prende i suoi colori dalle mura della nostra cittadina, sotto le quali svolgiamo le attività ogni settimana. La nostra proposta scout che offriamo è declinata in modo diverso a seconda delle età secondo le branche qui riportate.

Branca L/C

La branca L/C permette ai bambini dagli 8 ai 11 anni di giocare insieme nell'ambiente fantastico della giungla, proponendo attività in cui vivere appieno la fanciullezza come ricchezza in sè e come fondamento di un'autentica vita adulta. Nel nostro gruppo i lupetti fanno parte del Branco Nord-Est.

 

 

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Branca E/G

La branca E/G coivolge ragazzi e ragazze tra gli 12 e i 16 anni. Gli esploratori e le guide vivono la loro avventura all'aria aperta a stretto contatto con la natura e sono chiamati a realizzare un'identità solida e capace e a costruire delle relazioni positive con gli altri. Nel nostro gruppo gli esploratori si riuniscono in 4 squadriglie che formano il Reparto San Giorgio, mentre le guide si riuniscono in 3 squadriglie che formano il Reparto Brownsea.

Branca R/S

La branca R/S accompagna i ragazzi e le ragazze tra i 17 e i 21 anni verso una vita adulta, caratterizzata da autonomia, maturazione della capacità di scegliere, disponibilità al servizio e responsabilità verso se stessi e verso gli altri. I ragazzi e le ragazze si radunano in comunità articolate in un primo momento detto noviziato e in un secondo chiamato clan. Nel nostro gruppo rover e scolte formano il Clan Ra.

 

 

 

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Comunità Capi

La Comunità Capi (CoCa) è formata dai soci adulti dell'Associazione e, oltre alla missione educativa nei confronti dei ragazzi, ha lo scopo di eleborare e gestire il progetto educativo nel gruppo, di curare la formazione dei nuovi capi e gestire la presenza dell'Associazione nel territorio. 

Evento San Giorgio

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La città di Padova è in conflitto con Treviso; il mago di Treviso è riuscito, a quanto riferiscono le spie, a formulare un incantesimo: “le mura di Cittadella crolleranno allo scoccare della mezzanotte”. Ezzelino III, impegnato nella guerra in Toscana, richiede l’invio di truppe a riposo e in piene forze provenienti da Padova.

Questa è la battaglia che, Sabato 21 e Domenica 22 aprile, hanno dovuto affrontare gli esploratori e le guide dei reparti scout della zona di Padova del Brenta.

Al richiamo d’aiuto di Ezzelino le truppe sono arrivate in pochissimo tempo a Cittadella, circa 400 ragazzi e ragazze provenienti dal nord della provincia di Padova.

Il campo di battaglia era suddiviso in varie basi: sede del gruppo Scout Cittadella 2, via Wiel, sede del gruppo Scout Cittadella 4, Patronato Pio x, sede del gruppo Scout Cittadella 3, Pozzetto e San Donato.

Raggiunte le basi i capitani delle truppe hanno ordinato ai propri equipaggi di costruire i rifugi per la notte, non c’era tempo da perdere... Dopo due ore di lavoro nella costruzione dei ripari alle ore 19:30 di sabato le truppe si sono incontra-  te sul campo della Marta per consumare una cena che potesse dar loro la forza per affrontare la dura battaglia.

Questa composta di faticose prove, ha permesso che solo i valorosi avanzassero e arrivassero al malefico Mago di Treviso per poterlo fermare. Questa che brevemente vi abbiamo raccontato è stata l’avventura che abbiamo vissuto durante l’evento del San Giorgio che si ripete ogni anno nell’occasione del patrono della branca E/G, in luoghi diversi.

Nonostante il tempo, poco favorevole, siamo riusciti a portare a termine queste due bellissime giornate, sconfiggendo il Mago, e liberando Cittadella dall’incantesimo. 

 

Fabbri Scout a Cittadella

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Nella sede del Cittadella 2 nel mese di Marzo è accaduto qualcosa che non era mai successo prima tra quei quattro muri: un campetto di Specialità. Di cosa si tratta? Di un ritrovo di giovani scout tutti appartenenti a reparti del Veneto, che si incontrano per approfondire un’ interesse, una passione o solamente una curiosità. In tutte le regioni infatti vengono organizzati questi fine settimana in cui capi esperti e preparati su un particolare argomento o tecnica scout assistono una ventina di ragazzi e insegnano loro quello che sanno, attraverso giochi e attività. I ragazzi hanno così occasione di conoscere altre tradizioni, farsi nuovi amici e specializzarsi su quello che era il loro interesse, per poi tornare nel loro reparto d’origine carichi di entusiasmo e voglia di trasmettere agli altri le conoscenze acquisite!

Nella nostra sede si è svolto un campetto dal titolo originale: “la Fucina del Fabbro”. Il scopo che si voleva raggiungere alla fine del campo era quello che ogni ragazzo avesse costruito per sé un coltello e la sua indispensabile fodera di cuoio.

Entusiasti i ragazzi si sono subito dati da fare, chi con ago e filo, e chi con lame e forge: a turno i ragazzi forgiavano la loro lama, le davano una forma, incollavano e modellavano il manico e si davano da fare per creare una custodia resistente per il loro coltello.

La sera tutti assieme ad ammirare Cittadella dall’alto della torre di Malta, aperta solo per noi. È stata una grande emozione per tutti vedere il Monta Grappa illuminato dalle luci dei suoi paesi, le mura e le cittadine vicine a Cittadella, cercando di riconoscerne alcune.

Anche se il campetto dura solo due giorni, si creano legami forti, ognuno da il meglio di se, si canta attorno ad un fuoco la sera come se ci si conoscesse da sempre. Sono esperienze che lasciano qualcosa in ognuno, non solo un coltello, che sarà utile in mille avventure scout tra la natura, ma amicizia, crescita e gioia.

Capi Scout

 

La specialità di squadriglia

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Quest’anno i Reparti “San Giorgio” e “Brownsea” del Cittadella 2 si cimenteranno nelle specialità di squadriglia. Essa è una sorta di riconoscimento regionale che viene assegnato alle squadriglie che si dimostrano competenti in una tecnica specifica. I filoni sui quali cimentarsi sono tra i più svariati: dall’alpinismo all’esplorazione, dal campismo alla nautica, dal giornalismo al pronto intervento…insomma chi più ne ha più ne metta! Per conquistarle bisogna completare 2 imprese (decise dalla sq.) inerenti al filone scelto, e una missione affidata dai Capi Reparto a sorpresa, che sicuramente metterà alla prova l’autonomia della squadriglia. Una relazione dovrà contenere tutti i progetti, i preventivi, le fasi di realizzazione e verrà inviata agli incaricati regionali. Questi valuteranno e sceglieranno le specialità più meritevoli, e le squadriglie scelte riceveranno una bandierina  verde che potranno tenere sul Guidone per un intero anno. Si metteranno alla prova competenza, autonomia e intraprendenza delle squadriglie. Non sarà per nulla facile, ma la soddisfazione che si avrà alla fine sarà sicuramente tantissima!

BUONA CACCIA

Giulio

UN’USCITA... DA FAVOLA L’alta squadriglia a spasso per Bassano

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Sabato 17 e domenica 18 di- cembre, noi, guide ed esplorato- ri del Cittadella 2, abbiamo intra- preso l’uscita di alta squadriglia.

Ci siamo ritrovati insieme ai nostri capi Reparto nel parcheg- gio di Villa Rina, in modo da po- ter partire tutti insieme.

Destinazione? Bassano del Grappa.

Una volta arrivati ci siamo di- retti nel centro giovanile, dove un altro gruppo scout ci ha ospi- tato per la notte.

Dopodiché abbiamo tolto il disturbo e ci siamo diretti in cen- tro storico per svolgere l’attività che i capi ci avevano assegnato: dopo averci diviso in due pattu- glie, ci hanno dato il testo di una favola (Barbablù e il Canto di Na- tale). Dovevamo girare per le stradine di Bassano cercando il luogo adatto dove reinterpretare le principali scene della storia, con l’aiuto dei costumi, per poi immortalarle in fotografie.

La prima parte dell’attività è stata ritenuta da noi alquanto imbarazzante, ma anche molto divertente.

Tutti infreddoliti e felici, una volta finita l’attività assegnataci, ci siamo diretti, con qualche complicazione che poi, fortuna- tamente, si è risolta con una car- tina di Bassano, al centro giova- nile, dove avevamo stabilito il punto di ritrovo.

Una volta sistematici all’inter- no della sede scout, i capi ci han- no fornito dei computer portatili e del tempo, in modo che noi potessimo mettere in ordine le foto svolte e, dove necessario, modificare qualche particolare, quale, ad esempio, la luminosità o il verso della foto.

Fatto questo abbiamo atteso con impazienza che i capi, molto gentilmente, ci preparassero da mangiare. Nel frattempo ci sia- mo sistemati e ci siamo raccon- tati le nostre “disavventure” nel centro storico a vicenda.

Finalmente abbiamo cenato tutti insieme e tra una risata e l’altra era già giunto il momento di completare l’attività iniziata nel pomeriggio.

Uno alla volta i due gruppi hanno fatto vedere ai capi le foto raccontando, a modo loro, le storie che dovevano rappresen- tare.

Poi il clima, da scherzoso, si è fatto via via più serio: è stata l’o- ra dell’attività della sera.

Tracciando in un foglio un’im- maginaria linea del tempo, i capi ci hanno invitato a rappresentare e condividere ciò che di più si- gnificativo ognuno di noi ha vi- sto, fatto o conosciuto nel corso della vita. È stato un momento davvero malinconico, seguito da un’altra attività: ascoltando la nostra canzone preferita, biso- gnava dire perché l’avevamo scelta e almeno una cosa in cui potevamo dire di credere.

Dopodiché siamo usciti per fare un piccolo momento di pre- ghiera prima di andare a dormi- re.

Dopo esserci infreddoliti per bene, ci siamo diretti nelle no- stre stanze e prima di addor- mentarci ci siamo raccontati del- le storie divertenti.

La notte purtroppo passa mol- to in fretta ed è già ora di alzarsi.

Dopo un’abbondante colazio- ne, i capi ci hanno affidato dei compiti per pulire l’ambiente che avevamo usato il giorno pri- ma, perché, come dice B.P., il mondo va lasciato un po’ meglio di come lo abbiamo trovato!

Una volta tornati a casa è giunto il momento di unirci al re- sto del Gruppo, con il quale ab- biamo seguito la Veglia di Natale e la Santa Messa.

In conclusione posso dire che questa uscita ci ha lasciato tanta voglia di... rivederci alla prossi- ma!!!

Elena, Vice Capo Sq. Pipistrelli

 

 

 

Uscita dei Reparti del 9-10 aprile 2011

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Tutto è iniziato come ogni attività con la chiamata dei capi per riunire in quadrato i due reparti. Ci siamo messi gli zaini in spalla e inforcate le biciclette siamo partiti. Stavamo pedalando da circa una mezzora quando siamo giunti al luogo dell’uscita: la sede degli Alpini di Carmignano e subito abbiamo visto una bandiera italiana alta sull’alzabandiera.

Prima dell’uscita a noi Capi Squadriglia sono stati dati i testi di alcune canzoni e testi letterari che in seguito si sarebbero rivelati essere legati da un tema comune: l’Unità d’Italia e la storia di questa.

Dopo alcune prove di canto e di recitazione siamo andati a messa, dove abbiamo ascoltato il vangelo di Lazzaro. Dopo cena ci siamo seduti all’aperto e abbiamo iniziato il fuoco di bivacco, nel quale davamo fondo alle nostre abilità recitative in canzoni tra le quali “La leggenda Piave” , “Fatti mandare dalla mamma”, ”Nel blu dipinto di blu” e testi di autori come Catullo, Boccaccio, Rigoni Stern, Manzoni ed altri.

Al mattino la colazione fu seguita da un altro spostamento in bici nrl famoso prato di "Ceo Pajaro" vicino al Brenta per iniziare un’altra attività di caccia al tesoro, divisi in garibaldini, con foulard rosso, e bersaglieri, con pennacchio nero, nella quale dovevamo trovare degli oggetti sparsi che rappresentassero tratti dell’Inno di Mameli.

L’attività è finita con la vittoria dei garibaldini, interpretando al meglio l’inno con gli oggetti trovati e con la stretta di mano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II.

 

Mario e Filippo

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