La sveglia ha suonato presto per il Clan Ra del Cittadella 2 il 1° Luglio e in un attimo ci siamo trovati alla stazione di Borgo Valsugana ad aspettare altri scout da Genova e Ciampino, ragazzi e ragazze mai incontrati che sono diventati poi i nostri compagni per il campo di quest’anno. Non è stato però un campo come tutti gli altri ma la Route Nazionale, ossia la strada che tutti i giovani dell’AGESCI dai 16 ai 21 anni hanno percorso prima separatamente e poi insieme quest’estate. Abbiamo quindi iniziato a fraternizzare, ma si sa che l’insegnamento dello scautismo “entra dai piedi” e quindi subito zaini in spalla e in marcia: in alcuni giorni abbiamo risalito la Val Calamento, raggiunto il Passo Manghen e attraversato un tratto della catena dei Lagorai. Inutile dire che per la fine del percorso eravamo diventati un affiatato gruppo: le diversità erano diventate motivo di curiosità e discussione, nonché di scherzo (soprattutto per i reciproci accenti). Ci siamo inevitabilmente accorti di un’invisibile filo, lo scautismo, che ci lega e unisce tutti, d'altronde anche se la gente è differente, la strada rimane sempre quella.

 

L’avventura non finiva certo lì: ci aspettava l’incontro con gli altri 30 000 rover e scolte d’Italia nel Parco Regionale di San Rossore (Pisa). Il parco era stato organizzato come una grande città di tende, divisa in quartieri nei quali si svolgevano le attività. Attività quali laboratori, incontri e discussioni alle quali hanno partecipato ospiti del calibro di Don Ciotti e Laura Boldrini. Sabato ci siamo radunati per uno spettacolo, ma anche per assistere ad alcune importanti storie di coraggio raccontate da Alex Bellini, Andra e Tatiana Bucci, Simona Atzori.

Noi ragazzi del clan Ra possiamo dire di aver provato l’indescrivibile sensazione di vivere ben quattro giorni insieme ad un tal numero di persone, in un’atmosfera di fratellanza, condivisione e rispetto: un’esperienza fortissima, conclusione dell’intenso lavoro che noi e ogni altro clan abbiamo svolto in quest’anno, che si è concretizzata nella Carta del Coraggio. Questa carta vuole essere l’insieme delle richieste e delle speranze, nonché delle proposte e degli impegni dei giovani scout; si rivolge alla Chiesa e allo Stato e sarà presto disponibile sul sito dell’agesci.

rover Mario Giacobbo