Il convegno regionale - presenti duemila "capi" - indica i nuovi impegni dell'associazionismo cattolico

L'educazione come chiave vincente per cambiare il territorio, illavoro come campo dove valorizzare le proprie competenze, ma anche un utilizzo responsabile delle risorse evedere il denaro non come fine ma come mezzo.

Sono questi i quattro pilastri fondamentali su cuilavorerà nel prossimo triennio, l'Agesci del Veneto, gli scout cioè. In un rapporto incardinato nel territorio, attraverso un impegno "politico" con la "P" maiuscola, improntato al servizio e a formare dei "buoni cittadini". Questi saranno gli orientamenti del nuovo progetto regionale che verrà presentato a novembre, durante l'assemblea d'autunno. Le basi di questo nuovo documento programmatico, sono state gettate sabato e ieri a Cerea, nel veronese, durante il convegno regionale dell'Agesci Veneto (Associazione guide e scout cattolici italiani), evento che torna una volta ogni quattro anni e che ha chiamato a raccolta tutti i capi scout della nostra regione.

La partecipazione è stata notevole e il colpo d'occhio nei padiglioni della Fiera di grande effetto: duemila i partecipanti, tutti con la stessa uniforme, segno di un eguale stile di vita e della fratellanza scout; oltre duecento le Comunità Capi che hanno partecipato ai lavori di gruppo, alternando discussioni alla preghiera, ma anche momenti conviviali e uno spettacolo teatrale sabato sera. Ieri mattina la santa messa è stata presieduta dal vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, che ha avuto parole di grande apprezzamento per gli scout. "Sono felice di essere con voi - ha detto il vescovo di Verona all'omelia - non vi dovete sentire ospiti di questa diocesi, ma familiari. Siete una forza vincente per la nuova evangelizzazione".

Il titolo del convegno richiamava a una speranza, pur essendo ben consapevoli che la crisi economica, che morde anche nel Veneto, impone l'affermazione di nuovi stili di vita. Lo slogan, però, faceva intravedere un aspetto positivo ben presente e invitava a "Vivere la Speranza nella città dell'uomo". I lavori sono stati coordinati dai responsabili regionali, Luisa Giuliari e Roberto Favaro; quest'ultimo ha concluso il suo mandato. Al suo posto è stato eletto, con voti della quasi totalità dei delegati, mauro Montagner, E' stato anche presentato il nuovo assistente regionale, don Luca Masin.

Tratto dal Gazzettino di Verona, Scritto da Lorenzo Mayer