Anche quest’anno il campo è giunto al termine. Quattordici magnifici giorni passati in compagnia di amici speciali, tra notti in tenda e pomeriggi ricchi di attività entusiasmanti. Il tempo non è stato dalla nostra parte e la pioggia ha imperversato; ma questo non ci ha abbattuti perché, come c’è stato insegnato, non bisogna perdersi d’animo nelle difficoltà, ma continuare a cantare e sorridere seguendo l’esempio di Gesù.

Questa volta “jumaji” è stato il tema che ci ha accompagnato durante queste due settimane. I nostri capi, travestendosi adeguatamente, si sono calati nella parte dei protagonisti, e hanno rappresentato mediante scenette la storia, in chiave ironica. L’avventura che i personaggi, cioè i nostri animatori, hanno vissuto ai limiti della fantasia è stata arricchita di preziosi insegnamenti, tra i quali, il rispetto della natura e dell’ambiente, l’amore verso il prossimo e la gioia di stare insieme anche quando le situazioni si fanno difficili.

Alternando gioia e fatica, risate e momenti seri, questo campo ha aiutato i più giovani del gruppo a scoprire la magia del gioco di squadra, che lo scoutismo da sempre insegna, e ai più grandi la responsabilità di aiutare e essere un esempio per chi è più piccolo di lui. Tra una gita al lago in un giorno di sole, e un escursione fino a un forte della prima guerra mondiale. Tra una giornata imparando le regole base della sopravivenza, e una giocando in compagnia a scout ball. Tra rifugio naturale sotto la pioggia, e un pranzo preparato in grande stile con le proprie mani su un braciere. Tra una notte trapuntata di stelle, passata a cantare a squarciagola al calore di un fuoco danzante, e un attività immersi nella natura, quelle due settimane rimarranno per sempre scolpite nei nostri cuori.

gli esploratori Giuseppe e Marin